L’indagine condotta sui lavori per l’Alta Velocità della tratta Bologna-Milano, ha esplorato in una sorta di work in progress le innumerevoli conseguenze territoriali di questa grande opera, attraverso la visione multipla e diacronica di dieci fotografi: John Gossage (USA), Dominique Auerbacher (F), William Guerrieri (I), Guido Guidi (I), Walter Niedermayr (I), Vittore Fossati (I), Bas Princen (NL), Tim Davis (USA), Cesare Ballardini (I) e Marcello Galvani (I). Alla base dei progetti d’indagine di Linea di Confine vi è una concezione della fotografia documentaria come ricerca antiretorica e anti-spettacolare, senza pretese di esaustività o generalizzazioni teoriche. Un metodo che si basa sul principio fondamentale che più autori possano contribuire ad un’azione conoscitiva di tipo collettivo, in virtù della moltiplicazione dei punti di vista e delle strategie di visione.
Nel corso dei primi anni d’indagine (2003 - 2006) sono state prese in considerazione alcune aree vicine ai cantieri come il ponte di ferro sul fiume Po, il tunnel di Fontanellato, il viadotto Modena, le gallerie naturali del percorso urbano di Bologna. Nell'ultima fase (2008 - 2009), grazie alla collaborazione di Trenitalia, l’indagine è stata rivolta alle opere di “mitigazione ambientale” e alla tecnologia utilizzata per il controllo della marcia del treno.
Le ricerche fotografiche sono state accompagnate da 2 giornate di studio a carattere interdisciplinare che hanno contribuito a definire il ruolo che la fotografia può avere nella conoscenza e nella percezione delle trasformazioni del paesaggio contemporaneo a seguito della costruzione di grandi infrastrutture. Inoltre, nei sette anni d’indagine sono stati organizzati cinque Laboratori di Fotografia a cui hanno partecipato oltre 100 giovani autori italiani.
TAV Bologna - Milano. Fotografia, ricerca e territorio
La mostra TAV Bologna - Milano. Fotografia, ricerca e territorio, a cura di Francesca Fabiani e William Guerrieri, è stata esposta al MAXXI Architettura di Roma dal 15 Marzo al 21 Aprile 2013, con grande successo di pubblico.
In mostra sono state esposte circa 130 fotografie prodotte nel corso di circa sette anni di indagini da John Gossage, Dominique Auerbacher, William Guerrieri, Guido Guidi, Walter Niedermayr, Vittore Fossati, Bas Princen, Tim Davis, Cesare Ballardini e Marcello Galvani, oltre a due video di Tim Davis. La mostra ha presentato per la prima volta un’ampia selezione di tutte le ricerche svolte dal 2003 al 2009 e precedentemente esposte singolarmente al termine di ciascuna indagine nella sede dell’Ospitale di Rubiera, dal 2004 al 2010.
Nel corso dell’esposizione la collana di nove monografie pubblicate da Linea di Confine in occasione delle indagini ha ricevuto dal MAXXI il premio come migliore pubblicazione del mese.